Il passero solitario, Giacomo Leopardi

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skajd
view post Posted on 31/5/2007, 12:29




Il passero solitario

D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finchè non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio,
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.
Tu, solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni vostra vaghezza.
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia vóto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirornmi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro.


Ecco la parafrasi:
Dall'alto della torre del vecchio campanile, tu, passero solitario, erri per la campagna cantando finché viene sera; e l'armonia regna nella tua valle. La primavera brilla tutt'intorno e si manifesta sui campi così vividamente che il cuore si intenerisce. Senti le pecore belare, le vacche muggire; e gli altri uccelli, contenti, compiono mille giri nell'aria festosa contenti, trascorrendo così il loro tempo migliore: tu, invece, guardi il tutto in disparte pensieroso; non ti piace la compagnia, non voli, non ti curi dell'allegria, eviti i divertimenti, canti solamente e così trascorri il periodo migliore dell'anno e della tua vita. Ahimè, quanto assomiglia il tuo costume al mio! Divertimento e spensieratezza, tenera famiglia della giovinezza, e amore, fratello della giovinezza, rimpianto amaro dell'età matura, io non curo, non so come; anzi fuggo lontano da loro; quasi estraneo al mio luogo nativo, trascorro la primavera della mia vita. In questo giorno di festa, che ormai giunge a termine, si usa festeggiare al mio paese per tradizione. Senti per l'aria serena il suono delle campane, senti spesso lo scoppio di colpi di fucile, che rimbomba lontano di paese in paese. La gioventù del luogo, tutta vestita a festa, abbandona le case e si sparge per le vie; e guarda ed è guardata, e in cuore si rallegra. Io, solitario in questa parte dimenticata della campagna, rimando a tempi migliori ogni gioco e divertimento: e intanto lo sguardo steso nell'aria soleggiata è ferito dal Sole che tramonta tra i monti lontani, dopo una giornata serena, e cadendo, sembra dileguarsi e che dica che la gioventù sta finendo. Tu, solitario uccellino, giunto alla fine della vita che il destino ti concederà, non ti dorrai della tua vita certamente; perché ogni nostro desiderio è frutto della natura. A me, se non mi sarà concesso di evitare di varcare la detestata soglia della vecchiaia, quando i miei occhi non susciteranno più nulla nel cuore delle altre persone, e il mondo apparirà loro vuoto, e il giorno futuro parrà più noioso e doloroso del presente, che sarà di questa voglia? Che sarà di questi anni miei? Che sarà di me stesso? Ah, mi pentirò, e più volte, mi volgerò al passato sconsolato.



 
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eathan88
view post Posted on 24/10/2007, 18:49




bella, ma non la migliore di leopardi e neanche la mia preferita... è il mio poeta preferito, un grande alla pari di Nietzsche, lo adoro.... ci penso un po su e poi vi propongo quella che a mio avviso è la piu bella poesia di leopardi...
 
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Sellerona23
view post Posted on 25/10/2007, 10:39




....Il passero solitario...quanti ricordi di scuola!!!!
...quante mattinate trascorse con la matita in mano, a sbagliare seguendo la prof che come una scema stava li a spiegare!
 
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skajd
view post Posted on 25/10/2007, 14:20




CITAZIONE (Sellerona23 @ 25/10/2007, 11:39)
....Il passero solitario...quanti ricordi di scuola!!!!
...quante mattinate trascorse con la matita in mano, a sbagliare seguendo la prof che come una scema stava li a spiegare!

Il livello degli insegnanti italianiè molto basso, purtroppo! <_<
 
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Sellerona23
view post Posted on 25/10/2007, 15:28




....Eppure ti devo dire...che quella per quanto si rendeva antipaticata...era molto brava e ci credeva veramente al suo lavoro...considera che veniva anche da Lucca... per cui..
 
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darkgrifis83
view post Posted on 5/11/2007, 21:28




La letteratura italiana è piena di grandi opere, molte di esse però sono subito scartate in quanto legate soltanto all'esperienza scolastica (non nego che ai tempi anche io non leggevo molto). Quoto skajd in pieno ed estendo il "livello basso degli insegnanti" anche a molti che lavorano in università. Purtroppo.
 
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skajd
view post Posted on 5/11/2007, 21:50




CITAZIONE (darkgrifis83 @ 5/11/2007, 21:28)
La letteratura italiana è piena di grandi opere, molte di esse però sono subito scartate in quanto legate soltanto all'esperienza scolastica

Vero vero...il problema è che si prendono come obbligo..e si sa...gli adolescenti odiano le cose imposte! :D
Faccio un esempio...al primo superiore ho iniziato a 2studiare" I promessi sposi? A studiare?! :blink: Prendevamo anche dei voti...ma secondo voi...i ragazzi con che spirito leggono quest'opera...o altre?
Questo stesso romanzo l'ho riletto dopo le superiori, senza che nessuno me lo abbia imposto...e ne sono stata felicissima(anche se a me è piaciuto anche mentre lo studiavo... :P )

Idem per quanto riguarda le poesie...
Cosa fanno gli insegnanti? Le fanno imparare a memoria... :blink: :wacko: Ma dai....è un lavoro incompleto...non ci si può fermare ad una stupida cantilena a memoria...
 
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eathan88
view post Posted on 7/11/2007, 18:06




CITAZIONE
CITAZIONE (darkgrifis83 @ 5/11/2007, 21:28)
La letteratura italiana è piena di grandi opere, molte di esse però sono subito scartate in quanto legate soltanto all'esperienza scolastica

Vero vero...il problema è che si prendono come obbligo..e si sa...gli adolescenti odiano le cose imposte! :D
Faccio un esempio...al primo superiore ho iniziato a 2studiare" I promessi sposi? A studiare?! :blink: Prendevamo anche dei voti...ma secondo voi...i ragazzi con che spirito leggono quest'opera...o altre?
Questo stesso romanzo l'ho riletto dopo le superiori, senza che nessuno me lo abbia imposto...e ne sono stata felicissima(anche se a me è piaciuto anche mentre lo studiavo... :P )

Idem per quanto riguarda le poesie...
Cosa fanno gli insegnanti? Le fanno imparare a memoria... :blink: :wacko: Ma dai....è un lavoro incompleto...non ci si può fermare ad una stupida cantilena a memoria...

generalizzare scondo me è sbagliato, c'è sempre l'eccezione. per esempio io adoravo, anzi, adoro il mio ex prof di letter del liceo. è veramente straordinario, simpatico, sempre preparato, per niente noioso o ripetitivo, ottimo nei compiti e nei voti. pensate che alla matura durante le pause usciva a chiedere ai suoi alunni quale argomento conoscevano meglio (senza farsi vedere dagli altri prof, nauralmente) e poi glielo chiedeva all'orale!!!!! a me ed altri ha fatto fare bella figura... le poesie le spiega sempre e mai le fa studiare a memoria, non serve a niente, hai ragione skajd gli adolescenti odiano le cose imposte, ma guai se non fosse così... una poesia, un romanzo, qualsiasi cosa che sia letteratura deve essere spiegata da insegnati competenti per poter essere capita fino in fondo e per far si che l'alunno l'apprezzi. certo, se l'alunno ha le scimmie urlatrici nel cervello anche il miglior prof del mondo non puo farci niente, ci vuole l'esorcista...
cavolo, OT...
 
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7 replies since 31/5/2007, 12:29   156 views
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